L'onorevole Giacinto Puppis è in corsa per il Quirinale, quando, lui sino ad allora morigeratissimo, assolutamente casto, addirittura inibito, "scopre" le gioie del sesso e ne fa di cotte e di crude, anche in un convento femminile. Ma un monsignore, di cui Puppis è politicamente la creatura, con ogni mezzo, ricorrendo anche all'aiuto criminale della mafia, riesce a far eleggere comunque il suo protetto. Non traggano in inganno i presunti riferimenti "politici" della vicenda: in realtà il film è una farsa pecoreccia e volgare, senza il benché minimo intento di satira....