Il processo di Stabio che dà il titolo allo sceneggiato è un avvenimento storico del 1880 molto studiato e molto discusso. Ebbe una durata di circa quattro mesi, un pubblico non solo ticinese e confederato, ma anche straniero, tantissimi testimoni oltre ad avvocati famosi, figure importanti per la nostra storia come Gioacchino Respini, Carlo Battagliani, Agostino Soldati, il fondatore del "Corriere de Ticino". Quello che più conta è che in quella assise si processarono non solo gli accusati, ma anche entrambi i partiti storici e che tutti gli imputati furono assolti. Gli avvenimenti che portarono a questo emozionante processo accaddero s Stabio domenbica 22 ottobre 1876, quando Luigi Catenazzi, conservatore, uscì di casa con il Vetterli (fucile d'epoca) in spalla e si avviò allo stabilimento balneario Gianella per far pulire il fucile dall'armaiolo Giorgetti. Il Catenazzi passò davanti al caffè Della Casa, ritrovo dei liberali, e da lì fu seguito sino all'entrata dei bagni da due individui, uno dei quali, tale Pedroni, fu ucciso con uno sparo alla gola. Sul piazzale di fronte allo stabilimento accorsero curiosi e tiratori liberali che si trovavano a Stabio in occasione del tiro indetto proprio per quella mattina. Ci fu molta confusione, grida, minacce e sotto i numerosi colpi d'arma da fuoco caddero tre persone, tra cui l'armaiolo Giorgetti. Giunse sul posto, insieme ai tiratori, il colonnello Petro Mola, che secondo una versione si adoperò per frenare i più violenti e per catturare il Catenazzi che nel frattempo era fuggito, e secondo l'altra ordinò di sparare contro lo stabilimento Gianella....